Descrizione Progetto

Between

E’ strano che ci siano sogni, che ci siano specchi,

che l’usuale e consumato repertorio

di ogni giorno includa l’illusorio

orbe profondo che ordiscono i riflessi “

Gli Specchi, Jorge Luis Borges

Il più rudimentale dei caleidoscopi è formato da un semplice tubo contenente frammenti colorati di vetro che, grazie a un gioco di specchi e al movimento di rotazione, inventa un’ infinità di figure simmetriche colorate. Le figure mutano continuamente cambiando colore e forma senza mai ripetersi, in un’ orbita di rifrazioni e illusioni.

Il caleidoscopio è un gioco, un meccanismo di stupore fine a se stesso che edifica architetture inafferrabili dove il riflesso è vanità senza timori; in questo scenario , nella condanna di un movimento perpetuo, vivono i personaggi femminili delle mie opere, che altro non sono se non il riflesso di me stessa in un vano prolungamento di un mondo incerto costretto in un teatrino segreto di allegoriche simmetrie “carnefici”, in un continuum platonico di pose senza volto.

L’apparenza in astronomia è l’aspetto che gli astri e in particolare i pianeti, mostrano all’osservazione telescopica, in quest’orbita terrena l’apparenza è un sostantivo che ama specchiarsi nella sua stessa ombra frazionandosi nel labirintico gioco di riflessi da dove ne scaturisce il dubbio perenne insito nella linea perpendicolare che divide finzione e realtà.

Between (ciò che stà tra due cose) è infatti il titolo di questo ciclo pittorico, ed è proprio questa sottile linea di mezzeria che ci divide dal nostro parallelo illusorio il tema fondamentale.

Se prestiamo attenzione, scopriremo che l’orbe del nostro riflesso specchiandosi lungo l’asse della sua stessa sembianza circolare forma il simbolo dell’infinito diventando un viaggio enigmatico dentro l’immagine che ha il potere seduttivo del dubbio e dell’incertezza.

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